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il Buco Bianco

quando l' energia dei buchi neri non basta, si ricorre alla luce dei buchi bianchi.

3 passi e ti rilassi :)

ESERCIZIO per trasformare lo stress in arte 🤓🌊🌻💜 in 3 PASSI :

Occorrente : foglio, colori/matita/penna.

🐾
1. trovate un luogo tranquillo dove rimanere da soli con i vostri pensieri, rilassatevi respirando.
🐾🐾
2. visualizzate un immagine nella vostra testa che vorreste disegnare, in maniera chiara e decisa e tracciatela con decisione sul foglio.
🐾🐾🐾
3. continuate a tracciare le linee che volete, lasciando andare la mano sul foglio, in maniera rilassata e decisa, senza giudicare il risultato.
………..
……..
….

something in the wind
un esercizio de “la voce di dentro” (pagina fb)

Alla fine ,ciò che viene fuori dal disegno vi piacerà, per quanto possa sembrare atipico o senza un senso apparente.
Nel mio disegno ho utilizzato la penna perché non volevo cancellare ciò che andavo a tracciare, per scaricare tutti i pensieri senza giudicarli, il risultato mi fa pensare che non erano poi tanto male.😍🌊🌻💜🧪

PROVATE ANCHE VOI!

Valfri

Coincidenze di un cucchiaino da gelato

“Ei fu si come immobile … (scherzo 😁😂)
Mi trovai un di passeggiando in un poetico viale, e la poesia così corrente , spinsemi ad un gelato conizzato acquistare per elevare il godimento della tal poesia suddetta…
Caso volle che il gentil venditore porsemi sulla cima della copiosa fragola un quanto rigido tanto plasticumato cucchiaino.
Era si carino ma il cerebro suggerimmi ” come spiegasi cotal inutil uso sul conizzato?!”…
Alla fine del delizioso appagamento palatale non riuscitomi di trovar un aposito sito ove riporre delicatamente suddettosi cucchiaino, in tasca tennilo e cola scordailo…(sì mente mia suggerimmi senza spiegazione valida alcuna apportare).

 

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Si da il caso che codesta mattina un gustoso cappuccino portantesi ordinai, il signor ancora più gentilmente del primo, diedemi un ulterior plasticumato seppur grazioso cucchiaio…presoli ma persolo ahimè in parchissimo istante…
Salitami al partir di un treno, non trovai codesto cucchiaio tanto prezioso e un Po cercailo, di soprassalto ricordai di cotal cucchiaino del gustoso gelato che potea servir al cappuccino scopo mestolar …Eureka: Magna coincidenza.
Sempre fiderommi di un apparente inutil seppur gentil e propizio mental consiglio !” 😁😁😁🔮🌊🌷💚

 

Mi sono divertita a scrivere una storiella di vita inventando vocaboli e modi di parlare, e il risultato è che mi sono divertita parecchio. Provate a farlo anche voi!

valfri 

Una parola al dì…

Oggi, leggendo un libro, mi sono fermata su una parola sconosciuta : “Non sapevo cosa significasse” ; avevo capito il senso della frase, ma non sapevo l’ origine della parola, e così, come nelle migliori storie in cui l’ ostacolo ti accende la lampadina (non perché complicato, ma perché ogni piccolo, infinitesimo cambiamento ci costringe a cercare una nuova soluzione) , ho capito perché esistono tante parole per descrivere la stessa realtà.

Esso è indissolubilmente legato allo stato d’animo di colui/colei che racconta, quindi rappresenta l’ oggetto sotto la gigantesca lente dell’ emozione che ha generato quel tipo di narrazione.

Il linguaggio ed il suo uso seguono la nostra evoluzione interiore e viceversa. Avere un ricco calderone di parole legate ad emozioni ed esperienze vivide ci aiuta a :

a. essere flessibili

b. riconoscere gli eventi e le emozioni vissute, dandogli un nome più preciso

c. ci permette di conoscere la parte più profonda di noi stessi

Il primo consiglio che mi viene da dare a tutti per ampliare il proprio bagaglio lessicale è quello di leggere il più possibile; il secondo è quello di imparare una nuova lingua.

Ed infine l’ ultimo, il più semplice e veloce è quello di

IMPARARE UNA PAROLA AL GIORNO :

  1. posizionate un piccolo dizionario di italiano sul comodino
  2. ogni mattina aprite una pagina a caso e cercate una parola che non conoscete
  3. leggete la definizione e cercate di capirne il significato ripetendone il senso cambiando le parole

Buona ricerca

Valfri 😀

 

L’ intuito : questo sconosciuto!

Quanti di voi pensano e hanno sempre dato per scontato che il sapere utilizzare l’ intuito (e non parliamo di istinto, attenzione ma di INTUITO) sia proprio solo di alcune specie di esseri umani particolari come donne (e nemmeno tutte), bambini superdotati, e di alieni verdi con occhi grandi?!

Vi rivelerò un importantissimo segreto : l’ intuito è una facoltà che va sviluppata ed esercitata ed è propria di un cervello attivo, vigile e di una sensibilità fisica in ascolto.

Perciò adesso che sappiamo che possiamo e che soprattutto dobbiamo ampliare la sfera delle nostre facoltà umane, possiamo anche fare qualcosa che espanda il nostro mondo interiore dell’ intuizione. Ma prima dobbiamo capire cos’è e cosa significa esattamente essere intuitivi.

La persona intuitiva è prima di tutto una buona osservatrice, e tramite dei processi-non processi, interiori, elabora le informazioni esterne venendo a conoscenza di fatti che non può sapere. L’ elaborazione e l’ assorbimento di dati, persone, parole, emozioni, sentimenti ecc ecc avviene a più livelli (conscio, inconscio, razionale, irrazionale, empatico, emotivo, energetico e spirituale), ed è praticamente impossibile capire il processo in maniera razionale, ma esso può essere ampliato e sviluppato in altri modi, lavorando su di sé e sulla propria apertura alla conoscenza in senso lato.

Per aumentare la facoltà di ascolto propongo di seguito una pratica semplice :

  1. prendete una piantina grassa (o più di una)
  2. giorno dopo giorno curatela (dal momento che è grassa, non avrà bisogno di molte cure) e cercate di capire di cosa ha bisogno osservando le sue reazioni alla luce(poca o molta) , e all’ acqua (poco o molta)
  3. dopo la piantina grassa, passate a bulbi di fiori
  4. infine, quando sarete diventati bravissimi, coltivate piantine per un intero orto

Buon lavoro 

Valfri

 

Cambiare e farsi cambiare ;)

Quante volte pensiamo : “se solo le cose cambiassero per come io le desidero , se solo quella persona facesse come gli ho detto io, allora tutto sarebbe perfetto” ; non c’ è niente di peggiore che aspettarsi che qualcosa cambi assecondando i nostri desideri. Il Cambiamento non è controllabile, perchè avviene a più livelli…se non possiamo controllare i nostri cambiamenti al 100%, come possiamo controllare quelli degli altri?

Eppure pensiamo di avere sempre le risposte giuste per gli altri e per la realtà che ci circonda, eppure continuiamo a non avere le risposte, nemmeno per noi stessi, eppure noi abitiamo, pensiamo, sentiamo e percepiamo principalmente attraverso noi stessi. Siamo come l’ acqua che incontra altra acqua, siamo tutti insieme ma formati da goccioline che si incontrano, e all’ interno di ogni particella d’ acqua qualcosa sta accadendo, e qualcosa avviene tra le varie particelle, cambiando e facendosi cambiare. Come canta Pocahontas : siamo fiumi….   Pocahontas_Il fiume

“Nessuno cambia come tu vorresti, anche se qualcuno seguisse alla lettera le tue indicazioni, non potrebbe…bisogna prendere in considerazione i piccolissimi e infinitesimi cambiamenti che sta già attuando senza accorgersene…puoi solo farti cambiare dal vero te stesso ed il resto si avvicinerà di conseguenza…”

Buona giornata

Valfri 🙂

Storia Zen : giocattoli, giocattoli!

Un bambino giocava con il suo giocattolo preferito. Era davvero felice! Un giorno, come spesso accade nella vita, il giocattolo si ruppe, ed il bambino cominciò a piangere. I genitori tentarono invano di calmarlo spiegandogli che prima o poi sarebbe successo perchè le cose si consumano, si trasformano; ma più tentavano di avvicinarsi con dolcezza e comprensione, più il bambino scoppiava in pianti strazianti ed urla.

Allora tutti , i vicini, i nonni, gli zii, i parenti più lontani andavano in pellegrinaggio da lui a portargli in dono sia giocattoli vecchi dei propri figli che nuovi. Ma il bambino, senza pietà, glieli lanciava contro dopo averli  distrutti e ridotti in piccoli pezzettini.

orsetto gommoso

Ormai nessuno riusciva a calmare la sua ira e la sua rabbia e, piano piano, nessuno ci provò più; fu così che l’ infante si ritrovò, in poco tempo, ad essere letteralmente sommerso dalle macerie dei giocattoli. Finchè arrivò un giorno in cui ne fu così sommerso da non riuscire quasi più a respirare, e nessuno riusciva più a entrare per salvarlo. Era quasi spacciato, quando all’ improvviso, guidato dalla paura di morire, con l’ aiuto di un tubicino, a mò di cannuccia, fece un buchetto attraverso le macerie e respirò; respirò così per molto tempo.

Poi, una mattina, stanco di affannare sotto il cumulo di giocattoli rotti, con coraggio, scavò un piccolo tunnel e , piano piano, uscì fuori dal cumulo. Fuori era deserto, tutti erano andati via, i genitori lo avevano creduto morto, la casa era stata abbandonata.

Non pianse più e non fece più i capricci : era diventato un UOMO!

Buona giornata, Valfri 🙂

Eloquenti emozioni!

Spesso ci sentiamo in determinati modi e quei nostri sentimenti cambiano la nostra realtà senza che molto spesso noi possiamo fare niente?!

Ho sperimentato spesso questa sensazione di inadeguatezza e impotenza  senza riuscire a trovare una via di fuga o una soluzione. Con il passare del tempo ho capito che le esperienze che ci arrivano mettono in discussione proprio il nostro agire e cercano di scardinare quello che facciamo di sbagliato nei confronti di noi stessi; ma posseggono un linguaggio tutto loro che noi dobbiamo riuscire ad interpretare.

La cosa è questa : quando siamo in armonia con “chi siamo e come lo esprimiamo”, allora la vita è semplice e siamo connessi con il mondo reale e i suoi abitanti. Quando , invece, le emozioni sbagliate, che siano passeggere o ripetute nel tempo, ci guidano, allora perdiamo la percezione di noi e della realtà.

Esempio : è come assumere sostanze eccitanti o che modificano la recettività dei nostri sensi, siamo padroni del nostro corpo fino ad un certo punto. Così funzionano anche alcune emozioni . Vi starete domandando da dove vengono queste emozioni sbagliate che ci portano così fuori strada, e perchè sono sbagliate se sono generate da noi?

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Foto di valfri- “altalena”

Sono domande che mi sono posta anch’ io e ho trovato le mie risposte. Molte emozioni sono generate da idee sbagliate che abbiamo di noi stessi e del mondo, alcune da malesseri fisici , altre ancora dallo stress, la stanchezza, cibo spazzatura, sostanze che ci alterano le percezioni (droga, alcool), abitudini scorrette ecc ecc. Per scardinare tutto questo acquisire consapevolezza di come siamo fatti e di cosa ci faccia stare ben è molto importante perchè da ciò ne deriva il buon funzionamento di ciò che proviamo in termini di emozioni e quindi il rapportarci con il mondo ci farà arrivare proprio lì dove vogliamo.

Essere in accordo con la verità di se stessi è fondamentale per un buon successo in qualsiasi cosa desideriamo.

Per questo motivo suggerisco un esercizio semplicissimo da fare : proviamo a chiedere la stessa cosa con le stesse parole ad una qualsiasi persona, quando ci sentiamo tristi e quando ci sentiamo estremamente felici ; ovviamente facciamo caso a sentirci in maniera diversa, ma tentiamo di essere “neutrali” nel momento in cui comunichiamo questa cosa.Ripetiamo l’ esperimento più volte per essere sicuri di avere risultati veri (come se fosse un vero risultato scientifico).

Vi assicuro che verificheremo risultati completamente diversi. Buon lavoro

Valfri 😀

Una passeggiata al mare

In questi giorni si parla tanto di violenza; ma cos’è esattamente? Da cosa è provocata lo sappiamo?

E’ dato certo che non scaturisca all’ improvviso, ma che sia componente finale di un processo molto più lungo composto di numerosi e svariati fattori.

Questi fattori sono rappresentanti di una vita che troppo spesso ci sta stretta, di cose e/o persone, idee, aspettative, scopi e persino sogni nel cassetto che ci rendono schiavi.

Tutti possono essere denominati Illusioni o False Verità. La buona notizia è che , in qualche modo, possiamo sconfiggerli : riconnettendoci a noi stessi, un pezzo alla volta, giorno per giorno.

L’ unico Dictat è SPERIMENTARE !

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Mare d’ Asturias__diritti riservati

Essendo nata in una città di mare (Napoli), trovo che una delle cose che maggiormente ci aiutino a ritrovare una nostra autentica serenità sia la vicinanza con la natura, in fondo, noi siamo parte integrante di essa.

A questo proposito propongo un esercizio molto semplice da fare :

  • quando vi sentite oppressi, tristi, arrabbiati, ingolfati, recatevi al mare, nel boschetto o nel giardinetto più vicini
  • portate con voi dell’ acqua e una coperta
  • sedetevi sulla coperta e contemplate tutto quello che avete intorno, in silenzio
  • sentitevi parte integrante dell’ albero, del vento, dell’ onda
  • immaginate che la vostra mente si fonda con il paesaggio circostante e liberate ogni pensiero che vi siete tenuto nascosto
  • rimanete in contemplazione per tutto il tempo di cui avete bisogno, è un momento in cui non avete impegni, siete voi e la natura.

Vi sentirete molto meglio, garantito!

Valfri 🙂

 

Doni e Valori

In questo periodo della mia vita, dopo un periodo di assoluto negativismo, sento una forta esigenza di guardarmi attorno e di ringraziare anche il piccolo raggio di sole che illumina le mie serene mattine, concesse a me, in questo essere umano normale, anzi normalissimo.(nè presidente , nè premio Nobel).

Questa è una dedica alla Gratitudine, ringraziare ciò che ci capita nella vita e che continuiamo a non vedere ; lo bypassiamo, guardando solo ciò che pensiamo di non avere.Una favola spiega esattamente ciò di cui parlo :

“Un sorso d’acqua dolce per il vecchio saggio”
C’è una leggenda che narra di un giovane uomo che mentre vagava per il deserto passò attraverso una deliziosa oasi primaverile con uno specchio d’ acqua cristallino.L’ acqua era così dolce che riempì la sua borraccia di pelle cosicchè lui potesse portarne un pò dietro all’ anziano del suo paese che era stato il suo maestro.

ruscello
ruscello                                                              diritti riservati a : https://www.flickr.com/photos/67105332@N07/

Dopo 4 giorni di viaggio , arrivato in paese, regalò l’ acqua al vecchio maestro che la prese e la bevve, dopodichè fede un caldo sorriso e ringraziò generosamente il suo studente per quella dolce acqua. Il giovane uomo tornò al suo villaggio con il cuore pieno di felicità.

Più tardi, il maestro lasciò che un altro studente assaggiasse l’ acqua. Quest’ ultimo la sputò, dicendo che era terribile. Che era diventata stantia per via del contenitore di pelle. Allora lo studente chiese al maestro : “maestri, l’ acqua era nauseante. Perchè avete detto che vi piaceva?” Il maestro rispose : “Tu hai assaggiato solo l’ acqua.Io ho assaggiato il dono. L’ acqua era semplicemente il contenitore di un atto di gentilezza e niente può essere più dolce di questo .”

Questa storia ci insegna una lezione molto importante che possiamo meglio comprendere quando riceviamo dei doni dai bambini che non hanno nessun valore economico e che ,ad un occhio poco attento, potrebbero sembrare semplici scarabocchi su un pezzo di carta.

Il vero valore si trova nell’ intenzione dietro il gesto.La gratitudine non è soltanto la principale virtù , ma anche la madre di tutte le altre (Cicerone).

dono nella mano
dono                                                                diritti riservati a :
https://www.flickr.com/photos/claudia_gaiotto/

Quando sentiamo gratitudine per qualcosa, sicuramente ne trarremo qualcosa di buono. Propongo quindi un esercizio che si può semplicemente fare tutte le mattine, nel letto prima di alzarsi, in metrò, per strada , andando al lavoro ecc.

Pensate a tutte le cose per cui siete grati, o siete stati grati , analizzatele tutte, quelle del giorno prima, del mese prima, dell ‘ anno prima e soprattutto quelle del presente.Ripetete quest esercizio per almeno un anno e vedrete che cominceranno a succedere delle cose bellissime nella vostra vita!

Buona serata , Valfri 😀

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